ALLOCUZIONE DEL VEN.’. E POT.’. SOVR.’. GRAN.’. COMM.’. E G.’.M.’.
11 Giugno 2011
La giornata odierna si iscrive in un momento storico per il nostro Ordine Iniziatico, un giorno di riflessione e di dialogo pubblico in un anno nel quale ricorrono due importanti eventi: i 150 anni dell’Unità d’Italia e il 60° anniversario dalla ricostituzione della nostra Obbedienza.
Questa iniziativa, (fra le altre intraprese nell’anno in corso), è stata realizzata non solo per far pervenire sul territorio nazionale un richiamo morale teso a risvegliare le coscienze degli iniziati che guardano ancora con fiducia alla Libera Muratoria Ortodossa e Tradizionale ma , anche per trasmettere un messaggio intriso di trasparenza morale e di etica comportamentale alle nuove generazioni al fine di stimolare in loro il desiderio a voler concorrere alla crescita morale, sociale e culturale. dell’intera collettività .
Dalla ricostituzione della nostra Comunione Massonica avvenuta dopo l’ultimo conflitto bellico, ad oggi; l’opera di edificazione posta in essere dai ricercatori del vero, del giusto e del bello non ha mai avuto sosta. Come l’araba fenice risorta dalle sue ceneri, così il nostro sodalizio iniziatico ad opera del Duca Attilio Armandi di Levizzano riprendeva forza e vigore e, seguendo quel filo ideale che ci legava a Carlo De Cantellis , successore di Raul Palermi, senza soluzione di continuità è giunto fino ai nostri giorni, guidato nel tempo, da intelligenze come Michele Terzaghi , Giovanni Bustreo e Salvatore Manoli, uomini iniziati ai misteri dell’Arte Reale e ispirati dai più alti principi di emancipazione e progresso verso tutta l’ umanità. Attraverso la loro opera silente, riservata e quasi sconosciuta, la nostra Obbedienza, come un fiume carsico, oggi, decide di emergere in superficie per scorrere limpido ed impetuoso.
Sessanta anni sono pochi nella storia dell’uomo, ma il progresso scientifico, la grande evoluzione sociale, l’avvento della società del benessere, lo sviluppo delle tecnologie in tutti i campi produttivi e della comunicazione, hanno mutato profondamente la vita dell’umanità e l’accesso al sapere. Le distanze si sono accorciate, siamo consapevoli di essere parte di un mondo piccolo e fragile che vive nuovamente un periodo di crisi profonda, sotto il segno della frammentazione, della dissoluzione e della perdita di senso dell’esistenza. I segnali preoccupanti di queste tendenze sono sotto i nostri occhi tutti i giorni, li viviamo e ne siamo condizionati sia nel corpo che nell’anima, si tende a dare veridicità alle idee solo se condivise dalle masse e misurare la crescita individuale in termini di ricchezza materiale, dove ciò che è importante è apparire, possedere e non essere, il nostro dovere , è quindi, quello di privilegiare la qualità e non la quantità, sviluppare la responsabilità individuale attraverso il percorso iniziatico per diventare uomini consapevoli, cittadini esemplari, e genitori migliori.
Da troppo tempo ormai si parla della Massoneria solamente con chiave di lettura negativa per via di tristi accadimenti e fatti riconducibili a soggetti che nulla hanno a che fare con i principi ispiratori dell’istituzione.
Per doverosa completezza di analisi, dobbiamo inoltre tenere sempre presente che Il maggior numero di coloro che non conoscono la Libera Muratoria hanno di essa un concetto vago e inesatto, più delle volte deviato da informazioni di parte o da letteratura che ha spesso concetti fantasiosi.
La nostra antica regola ci impedisce di diffondere i nostri segreti sull’Arte del costruire, “ perché di costruire si tratta”.
Esistono valide ragioni storiche a sostegno del metodo adottato per non svelare i Misteri Iniziatici, anche se nessuno di questi misteri sono preclusi a coloro che si accostano all’Arte Reale attraverso l’iniziazione.
E’ necessario comprendere che la conoscenza non è mai stata frutto di ricerche di massa. La Verità si fa strada lentamente, essa si rivela per gradi a pochi eletti e pazienti ricercatori, che, spesso pagano duramente la conoscenza ed il sapere.
Ecco perché, di norma, è sempre da una base minoritaria che sorge l’anelito di un nuovo passo avanti.
Il diffondersi della conoscenza, come nuova situazione morale, porta sempre inevitabilmente uno sconvolgimento dell’ordine e dei diritti preesistenti, perché insito nel concetto di nuova conquista vi è quello del rinnovamento, evento questo che, nella logica dei contrapposti, puo’ trovare in taluni forte resistenza ai mutamenti.
Da queste brevi osservazioni, è obiettivamente giustificato il carattere prudente della Massoneria che, da sempre, opera sul terreno della Ragione e della Verità che, per essere provata, ha bisogno di lunga e giudiziosa meditazione.
La Libera Muratoria , come ben sappiamo, dovrebbe essere un aggregato universale di uomini liberi dalla faziosità e dal pregiudizio. In sintesi, un sodalizio di uomini saggi che costruiscono nelle dimensioni della verità provata. Come tale, essa tende indubbiamente verso il progresso riunendo attorno a se uomini liberi da inquinamenti mentali di natura politica ,razziale o religiosa.
La libertà nella ricerca, da essa proclamata, non presuppone però solo la conoscenza, ma anche sensibilità, assoluto rigore morale, comprensione estrema e autodisciplina. L’uomo che possiede queste doti è veramente un Uomo Libero, giacché la sua coscienza ha realizzato il senso del diritto e della giustizia.
Per questo i Massoni sono chiamati alla dura disciplina dell’autocontrollo e della introspezione, onde evitare che si possa far uso della libertà cadendo in arbitri, in abusi e prevaricazioni, essi lavorano in silenzio perché conoscono la forza del silenzio, ma non lavorano nelle tenebre, non compiono sortilegi , non pronunciano formule magiche e, soprattutto, non sono una setta. Essi lavorano nella Luce della Ragione con obiettività, con dignità, con rettitudine e nella assoluta lealtà verso gli uomini e le leggi.
Uno degli insegnamenti che la Libera Muratoria dà ai propri aderenti per consolidarne il carattere e realizzare le basi per uno sviluppo interiore è Il rispetto del “Segreto Iniziatico” che si ottiene, come già detto, attraverso il silenzio , esso favorisce lo sviluppo delle capacità interiori , attiva le energie sottili esistenti tra gli appartenenti al medesimo eggregoro e favorisce l’armonica assonanza fra i centri di coscienza inferiori (meglio conosciuti come sensazioni fisiche) e quelli superiori ( meglio detti sensibilità sottili).
Il segreto, lo possiamo definire come la parte intima della conoscenza e del sapere che ogni iniziato elabora dentro di se e che non è trasmissibile ad altri, né può essere descritto, diviene un patrimonio personale inalienabile. L’operatività iniziatica consiste nell’opporsi ai conflitti terreni, producendo armonia e bellezza con pensieri, parole ed esempi. L’equilibrio e l’armonia interiore sviluppano la coscienza, uniscono mente e cuore, necessari per entrare in contatto con l’infinito.
Dunque, Il compito della Massoneria è aiutare i suoi membri a diventare iniziati. Questo è un cammino lungo e impervio, ma lo scopo è quello di abbandonare i fantasmi della propria esistenza profana per raggiungere uno stato superiore di consapevolezza e, in questo, guidati da disinteresse e altruismo. In altre culture si definisce illuminazione, ma sono gli iniziati che hanno raggiunto la “conoscenza”, che sanno essere proiettati verso la visione dell’umanità futura, che sono necessari a guidarci nelle epoche di crisi.
Necessita, inoltre, , tenere alto ed alimentare il sentimento civico ed amare il concetto di Patria oggi inteso come elemento costitutivo dell’Europa, svincolato da limitanti forme estremizzanti di nazionalismo; ciò non di meno però, bisogna lavorare per preservare le nostre tradizioni, origini e culture che rappresentano la nostra storia, il nostro passato, “guai a quel popolo che dimentica il suo passato”. Bisogna esaltare in una dimensione universale il principio di fratellanza tra tutti gli uomini, e per fare questo bisogna che si consolidi fra tutti gli appartenenti al sodalizio iniziatico il processo teso a comprendere il vero significato di fratellanza. La fratellanza è la base su cui si poggia la Libera Muratoria, senza questo collante, tutto il percorso iniziatico assume uno spessore ed una valenza nettamente riduttiva.
L’ Iniziazione, atto primo della scienza massonica, Scienza Iniziatica, è un filo conduttore attraverso cui passa un flusso di idee ed energie attive ed operanti che, se invocate, finiscono fatalmente per rispondere, dando origine alcune volte nell’immediatezza dell’evocazione, altre volte nel tempo, senza un’ apparente ragione ad una forza vitale capace di costruire o devastare ciò a cui essa è diretta.
Questo deve essere lo spirito informatore di ogni azione, realizzare Logge sature di energia, all’interno delle quali lo studio, la ricerca, la riflessione, e la meditazione sui Simboli Tradizionali siano il principale desiderio di ogni singolo fratello, ricordando sempre che necessita il verificarsi dell’amplesso tra il sacrificio e la rinuncia per far si che sia possibile dare origine, dentro di noi, “ all’Uomo Nuovo”.
Oggi, cosa significa riproporre il concetto di tradizione massonica ancorata alla iniziazione solare e praticare il Rito Scozzese Antico ed Accettato la cui prerogativa rimane fortemente legata alle origini, riservando l’appartenenza esclusivamente agli uomini ? Perché sono ancora attuali e vitali la via iniziatica e l’ortodossia rituale? Vedete, in momenti storici come questi, con un mondo traumatizzato dalle tempeste dei conflitti tra gli uomini e dalla drammatica contrapposizione tra uomo e natura, è indispensabile ritrovare nella Tradizione un saldo ancoraggio, riconoscersi nel comportamento esemplare di tanti uomini che, anche a costo della loro vita, contribuirono due secoli or sono ad edificare l’Unità della Nazione. Potrebbe, quindi, essere giunto, per l’Italia, il momento propizio per uscire dalla Torre di Babele rappresentata dalla miseria morale e spirituale degli uomini, artefice delle tante incomprensioni, ed avviarla a maggiori fortune quali non si sono verificate in questi ultimi anni.
La Tradizione, se rispettata nelle proprie forme non ha tempo, la sua validità è eterna. La nostra è una comunione massonica tradizionale e ortodossa, che custodisce e rinnova attraverso la celebrazione del rito, nella sua solennità, i misteri iniziatici simbolicamente contenuti e tramandati nel tempo , patrimonio indissolubile che contribuisce ad ampliare la conoscenza individuale e collettiva.
Proseguire , dunque, sulla via della Tradizione per noi è un imperativo , ciò al fine di ricordare a tutta l’umanità che esiste ancora la Massoneria da cui ha tratto, nei secoli, beneficio, attraverso il sacrificio di tanti fratelli che in nome della libertà, della giustizia e della emancipazione del pensiero, si sono sacrificati in uno con quelli che hanno contribuito e contribuiscono quotidianamente al progresso dell’intera umanità.
I relatori che mi hanno preceduto hanno illustrato e ricordato il contributo fornito per l’Unità d’Italia dagli appartenenti alla Libera Muratoria siciliana . Abbiamo ascoltato come le loro biografie e il loro agire si possa inscrivere in un disegno più ampio in un flusso di energia cosmico nel quale nulla in realtà accade per caso ma è specchio di un Eggregore potente e vitale che agisce in sintonia con le eterne leggi dell’universo.
Noi siamo quello che pensiamo e attraverso il pensiero costruiamo la nostra realtà indirizzando il nostro destino. Il potere dell’energia del pensiero è incommensurabile. Quando più persone indirizzano i propri pensieri verso un unico obbiettivo danno vita ad una energia che nel tempo li accomuna rafforzando il loro vincolo ideale.
Partendo da questo vincolo ideale si possono realizzare i compiti e gli scopi che si prefigge la Libera Muratoria del terzo millennio, necessita in primo luogo tutelare lo spirito della propria tradizione che ha saputo parlare agli uomini che ci hanno preceduto e, nello spirito di continuità, deve proseguire il suo cammino propugnando quei principi portatori di emancipazione e progresso per l’umanità. Mi piace ricordare qui le parole di Giovanni Bovio, Massone, educatore, sindaco di Napoli, che definiva la Massoneria giovane tra i giovani, alla testa di tutte le primavere del mondo, con i piedi nella tradizione e la testa nel futuro.
La Libera Muratoria oggi deve ritrovare la consapevolezza della sua intrinseca natura iniziatica, deve esigere dai propri componenti un serio e costante lavoro interiore, basato sullo studio e sulla riscoperta della sapienza custodita dagli antichi maestri , una sapienza trascendentale. L’opera di continua crescita di un massone avviene all’interno del proprio atanor contenitore nel quale ricrea le condizioni ottimali per la sua trasmutazione. L’opera alchemica non può essere disgiunta dal contestuale studio del simbolo, ponte che unisce e riunisce, che stabilisce un contatto, una relazione tra due mondi. Il simbolo parla all’ emisfero destro del nostro cervello, quello deputato alla vita emozionale, all’intuito e alla visualizzazione, emisfero questo che attivato attraverso la porta della ritualità può consentire all’uomo di emanciparsi nella piena consapevolezza delle sue potenzialità. Mentre, il pensiero razionale, quello dell’emisfero sinistro differenzia, cataloga, capisce, il pensiero simbolico crea collegamenti tra mondi, unisce le realtà terrene e ultraterrene, permette al cervello di “sentire”. Il simbolo cela un archetipo che attraverso la ritualità permette al pensiero di raggiungere prima la mente e poi il cuore.
Per questo, una Libera Muratoria forte della sua identità, gelosa dei suoi segreti velati dai simboli , ancorata alle sue millenarie Tradizioni, può ritornare ad essere per tutta l’umanità una garanzia di progresso e di crescita culturale e sociale. Questo pensiero , ovviamente contrasta con quanti sostengono invece che essa debba interagire nell’immediato e direttamente con il contesto sociale. A nostro avviso sarebbe un grave errore esporre l’Istituzione alle diatribe di natura politica, così facendo, si rischierebbe di renderla facilmente vulnerabile e soggetta agli attacchi strumentali di quanti dell’antimassoneria ne hanno fatto una professione, talune volte anche ben ricompensata; necessita invece che la sua funzione sia ispiratrice delle umane coscienze,assolva ad una funzione pedagogica e indirizzi, attraverso l’esempio , il comportamento e la parola le future generazioni. Contestualizzare l’azione della Libera Muratoria significherebbe ridurre la sua potenza, limitarne la sua azione e, quindi, prevederne la sua fine; ciò non è possibile, per molteplici motivi, uno per tutti è quello, secondo il quale, lo spirito informatore dei più alti principi etici, morali sociali e di progresso che vivifica l’essenza della Massoneria deve vivere e pulsare all’unisono con i tempi, così come lo è stato nel passato, deve interagire nel tessuto connettivo sociale attraverso l’ispirazione dei principi e, quando occorre, il risveglio delle coscienze, per raggiungere il suo scopo non deve avvalersi degli strumenti di confronto sociale che non gli appartengono , ma deve agire come forza propulsiva espressa da una fucina ispiratrice dei più alti principi riconducibili all’intimo comune sentire della fratellanza universale. E’ dall’ affannoso respiro contemporaneo della società che si avverte la necessità di avere una Massoneria consapevole del suo ruolo, forte nella qualità dei suoi aderenti , lontana dalla logica numerica che contrasta con il principio dell’aristocrazia del pensiero , la sua opera deve tendere a far riscoprire la via che ricolleghi la centralità dell’uomo con la sacralità della vita e, percorrendola ci si sforzi di individuare i punti di unione tra noi e gli altri, tra ambiente e sviluppo, tra natura e cultura umana, e che nell’armonia che regola la legge dei “binario” si riesca a vibrare all’unisono con la natura ed il cosmo.
Desidero , qui ricordare, una citazione tratta da un documento storico:
“Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e la ricerca della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati;…”
Avrete riconosciuto il famoso inizio del primo articolo della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America, scritta da fratelli massoni.
Cio’ detto, mi avvio ora verso la conclusione del mio intervento, ma lasciatemi ricordare tre esempi di come il pensiero possa diventare azione rivitalizzante nel mondo.
Il primo riguarda Pitagora e la sua scuola, che non era solo misterica, ma formava i quadri politici nel governo della polis a Crotone e nella Magna Grecia. Le sue visioni e le sue teorie confluirono nella concezione della Repubblica di Platone, un riferimento metafisico e politico che attraversò la storia , dal mondo antico, agli anni che precedettero la Rivoluzione Francese.
Il secondo è il ricordo della Loggia delle“ Nove Sorelle” operante a Parigi intorno al 1770. Di essa fecero parte duecento membri di cui quaranta stranieri, ed ebbe come Maestro Venerabile Benjamin Franklin. Essa divenne la prima “scuola di costituzionalismo in Europa”, e stampò la prima bozza della Costituzione dei Tredici Stati Americani.
Il terzo è una memoria storica che ritroviamo in questa terra. E’ l’esempio di operare illuminato e dettato dalla ricerca della conoscenza che ci viene da Federico II, lo stupor mundi dei suoi contemporanei, un sovrano che fu innovativo legislatore e che per primo elaborò l’idea della unione della penisola. Che lavorò all’incontro con la cultura araba e al confronto fecondo col l’Islam e l’ebraismo, che fondò l’Università di Napoli, che diede impulso alle scienze, alla medicina, che creò una scuola di poeti ed intellettuali “laici” che erano parte integrante della sua corte. I poeti Siciliani contribuirono in modo significativo al patrimonio letterario italiano, la loro lingua era il Siciliano Illustre, una lingua nobilitata dal continuo raffronto con le lingue auliche del tempo, il latino ed il provenzale (lingua d’oc), e a metà del 1200 fu il primo esempio di una lingua “italiana” sovra-dialettale che influenzò e anticipò la ricerca dello stilnovo toscano.
Nel concludere , desidero ribadire che l’impegno da noi assunto è finalizzato a restituire alla Libera Muratoria Italiana la propria peculiarità iniziatica prerogativa che da sempre le è appartenuta nonostante la grave crisi di valori che da ormai troppo tempo sta interessando la società contemporanea . Dobbiamo operare nelle nostre famiglie, nella società, nelle professioni con spirito di armonia e di amore per l’Italia , mantenendo nel contempo vitali i valori eterni di legalità, onore, lealtà e onestà ; occorrerà, in ultimo, spezzare la catena del declino e raccogliere i frutti del nostro impegno in nome di tutti coloro che nel passato, superando le divisioni politiche , seppero coniugare il sapere tradizionale con le esigenze di cambiamento della loro epoca realizzando così il Rinascimento, il Risorgimento e l’attuale Repubblica democratica.
Viva l’Italia e Viva la Libera Muratoria